I messaggi di Gesù
rivelati ad Adalgisa Riccardi
Messaggi di gennaio 1985
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- Tutte le cose concorrono al bene di quelli che amano Dio (Romani 8,28)
- Frutti deliziosi di ogni sorta nuovi e vecchi ho serbato per te, amico mio (Cantico dei Cantici 7,14)
Ore 3:00. Ora ti farò spiegare queste parole sante, metterò parole di sapienza sulle tue labbra. Un semplice granello di sabbia che penetra nella conchiglia di un’ostrica produce un’irritazione che incita il mollusco a sbarazzarsene, ma questo non riesce, e si mette a ricoprire pazientemente di madre perla quel corpo estraneo e ne fa una delle cose più belle che esistano al mondo: una perla. Meditate su questa magnifica immagine offerta al credente dalla creazione giorno per giorno. Sono numerosi i motivi di reazioni piccole o grandi: contrarietà in famiglia, preoccupazioni sul lavoro, complicazioni della vita in società. Di questi motivi di irritazione, perché non farne sempre una perla nel mondo spirituale? Per esempio: un proposito malevolo che mi viene attribuito, un rimprovero non meritato sono il granello di sabbia che ferisce, ma tu rispondi con dolcezza. Ecco la perla che agli occhi di Dio è di gran valore. Ingiustizia o torto che ti sono fatti sono granelli di sabbia, spirito di rinuncia che li accetta senza mormorare è perla di alto valore. Una prova che sopraggiunge nella tua famiglia o nella tua salute sono corpo estraneo, ma se fai azione di grazie resa a Dio per la prova stessa diventano perla fine. Quel contrattempo che, sul momento, ti ha tanto contrariato, con paziente lavoro dello Spirito Santo in me servirà a forgiare questa meraviglia: una perla altamente apprezzata dal Signore. E infine, tutte queste perle non sono forse destinate a ornare la sua corona? Esse saranno state prodotte lentamente nel segreto, per così dire, in fondo al mare, ma non è lontano il momento in cui esse potranno essere ammirate alla gloria di Cristo e della sua grazia. Chi ha orecchi intenda. Voi siete le mie perle che vivete dentro al guscio delle prove, delle sofferenze. Voi siete perle preziose che io coltivo con il mio amore e tu perla mia rara Adalgisa sarai un giorno riconosciuta santa e martire della sofferenza. E’ Parola di Cristo Gesù.
Ore 8:00. Oh figlia mia, vengo da te a riposarmi. Non puoi comprendere ciò che è il mondo per il mio cuore. I peccatori mi feriscono senza compassione e, non soltanto i peccatori, ma quante altre anime mi trafiggono con le frecce che causano dolore. Tu sai bene che lo faccio per amore vostro, per il gran bene che vi voglio. Io soffro. Non vedi come vengo qui da te per riposare il mio cuore? Ascolta quanto ti chiedo riposo e consolazione, non credere che tu sia sola a darmeli se sapessi quale gioia prova il mio cuore quando le anime mi lasciano libertà e mediante le opere loro mi dicono: “Signore, tu sei il padrone”. Credi forse che ciò non mi consoli? Che ciò non mi glorifichi? Adalgisa, prendi la mia croce e non pensare di essere tu sola a portarla. Mi riposo e mi glorifico in te ma anche nelle anime mie, in quelle anime che, con amore e sottomissione, ricevono e adornano la mia Volontà senza altro interesse che di darmi gloria. Prendi la mia croce, Adalgisa. Chiedi misericordia per i peccatori, luce per le anime cieche, amore per i cuori indifferenti. Consolami, amami, abbandonati. Un atto di abbandono mi glorifica più di molti sacrifici. Io voglio che tu mi aiuti a riscattare le anime che si sono allontanate da me. Coraggio perché la croce che porti è una croce di salvezza per amore del mio Cuore. È parola di Cristo Gesù.
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- Poiché è per grazia che voi siete stati salvati mediante la fede e ciò non viene da voi. È il dono di Dio non è in virtù d’opere affinché nessuno si glori (Efesini 2,8)
Ore 22. Ora ti dò la spiegazione di queste parole d’amore. L’amore creò l’uomo e tutto ciò che esiste al mondo è per metterlo al suo servizio. L’amore inclinò il Padre a dare l’unico suo figlio per la salvezza dell’uomo perduto a causa del peccato. L’amore condusse una vergine purissima, quasi bambina, a rinunciare all’attrattiva della vita del tempio per consentire a divenire la madre di Dio, accettando tutte le sofferenze che la divina maternità doveva farle provare. L’amore mi fece nascere nel rigore dell’inverno povero e sprovvisto di tutto. L’amore mi tenne nascosto per 30 anni nella più completa oscurità, occupato nei più umili lavori. L’amore mi fece preferire la solitudine e il silenzio, vivere da tutti sconosciuto e sottomesso volontariamente agli ordini di mia madre e del mio padre adottivo… Il mio amore godeva nel corso dei secoli, molte anime mi avrebbero seguito mettendo la loro gioia per conformare la loro vita alla mia. L’amore mi fece abbracciare tutte le miserie della natura umana. L’amore che io ho per tutti voi figli miei è immenso. Voglio salvarvi. Voglio che voi vi amate l’uno con l’altro, come io vi ho amati perché sono il vostro Cristo Gesù e ho pagato per tutti.
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- Gesù Cristo ha dato sé stesso per i nostri peccati (Galati 1,4)
- il figliolo di Dio m’ha amato e ha dato sé stesso per me (Galati 2,20)
Ore 4.00. E con ciò, dandomi su quel legno, io vi ho dimostrato quanto vi amo perché io sono l’Amore. L’amore del mio cuore vedeva molto lontano e seppe quante anime in pericolo aiutate dagli atti e dai sacrifici di altre anime ritroverebbero la vita. L’amore mi fece sopportare i disprezzi più obbrobriosi e i più terribili tormenti. Mi fece spargere il mio sangue e morire sulla croce per salvare l’uomo e riscattare il genere umano. L’amore diede anche nell’avvenire il gran numero delle anime che avrebbe unito ai miei dolori e incorporato nel mio sangue le loro sofferenze e le loro azioni, anche le più comuni. Per darmi un così gran numero di anime io ti insegnerò Adalgisa con chiarezza come fare tutto questo affinché si sappia fino a che punto arriva l’amore del mio cuore per le anime. Ora continua a pregare e vivi in me come io vivo in te. Voglio che tu mi attiri molte anime, voglio ritrovare tutte le anime che si sono allontanate da me attraverso le tue espiazioni e le tue sofferenze. Nelle Marche hanno ancora bisogno di te e di conoscere la mia parola. Vai a portare la mia luce per sconfiggere le tenebre delle magare. Io ho bisogno di te, ho bisogno del tuo aiuto, ho bisogno dei Rossi, ho bisogno che ti aiutino perché tu possa compiere la mia opera. Coraggio. Chi aiuta te, aiuta me. Chi ospita te, ospita il Cristo vivente perché io sono in te e mi servo di te per programmare la buona novella. Figlia mia quante sofferenze, rinunce e tribolazioni. Anche questa notte con tutta la neve sei stata girando per trovare Pacifico e altri che dormivano per strada. Ma io camminavo al tuo fianco per non farti scivolare, per non farti fermare. Quanti pianti ti sei fatta nel veder soffrire tutte quelle anime. Io sono stato fiero di te perché tu non conosci barriere per l’amore. Io ti ho fatto conoscere l’amore. Con l’amore si vince ogni lotta. Coraggio, continua la tua missione assieme a questo tuo fratello. Un giorno avrete questa casa di preghiera e allora anche lui potrà far prodigi con il fluido che gli ho donato. Parola di Cristo Gesù.
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- Non di pane soltanto vivrà l’uomo ma di ogni parola che procede dalla bocca mia (Matteo 4,3-6)
- Oh come son dolci le tue parole al mio palato, son più dolci del miele nella mia bocca (Salmo 119, 103)
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- Corriamo con perseveranza la gara che ci sta dinanzi, ricordando Gesù, duce e perfetto esempio di fede (12, 1-2)
Ore 3:10 (Canto in Lingua). Ora aprirò la tua mente per poter interpretare questa mia parola (Canto in Lingua). Guardare a Gesù in ogni tempo, fissare i nostri riguardi su Lui, senza lasciarsi distrarre dai ricordi di un passato che dobbiamo lasciarci dietro né dalle preoccupazioni di un avvenire immediato di cui non conosciamo nulla ma che rimettiamo nelle mani di Dio. Oggi, se non avete guardato mai a Lui finora, di nuovo se abbiamo cessato di farlo ancora e sempre in modo sempre più fiducioso fino al giorno in cui ci chiamerà a passare dalla terra al cielo e dal tempo all’eternità. Ben presto lo vedremo come Egli è e gli saremo resi simili. Se non conoscete ancora Gesù, sapete dove dovete volgere il vostro primo sguardo. Se non conoscete ancora Gesù, sapete dove deve volgere il vostro primo sguardo alla croce del Golgota, dove Egli si è offerto in sacrificio per salvarci. Grande è la malvagità degli uomini che lo hanno crocifisso ma più grande ancora è il suo amore che deve guadagnare il vostro cuore. Per voi ha dovuto lasciare il cielo. Se voi lasciate insultare, colpire, crocifiggere per voi e per me ha conosciuto ben più terribile: l’abbandono di Dio, quando si è caricato dei nostri numerosi peccati e Dio santo ha accettato il suo sacrificio. Questo riscatto preceduto da queste sublimi preghiere “Padre, perdona loro perché non sanno quel che fanno” (Luca 23, 24). Egli ha risuscitato dai morti il suo figlio diletto poi lo ha elevato nella gloria da dove Gesù verrà ben presto per prendere con sé la moltitudine di quelli che credono. Credete al Vangelo e sarete salvi, credete alla resurrezione di Gesù e vedrete il paradiso. È parola di Cristo Gesù (Canto in Lingua).
Ore 8:00. Così dice Gesù: “Scrivi per le anime mie“, dice senza preambolo e prosegue (Canto in Lingua). L’anima che vive una vita costantemente unita alla mia, mi glorifica e lavora molto al bene delle anime. Forse il suo lavoro è di per sé insignificante, se lo bagna nel mio sangue o lo unisce a quello che ho fatto io durante la mia vita mortale, quale frutto non produrrà nelle anime? Più grande forse che avesse predicato a tutto il mondo e ciò sia che avesse predicato a tutto il mondo e ciò sia che studi sia che parli o scriva, che cucia, spazzi, si riposi purché l’azione sia prima di tutto regolata dall’obbedienza o dal dovere e non dal capriccio. Inoltre che sia fatta in intimo unione con me ricoperta del mio sangue e con grande purità d’intenzione desidero tanto che le anime comprendano questo. Non è l’azione in sé che ha valore ma l’intenzione con cui è fatta. Quando spazzavo e lavoravo nell’officina di Nazareth davo tanta gloria al Padre mio come quando predicavo durante la mia vita pubblica. Coraggio, offrite tutte le vostre intenzioni, tutto il vostro dolore, tutte le vostre tribolazioni al mio cuore. Ecco, è così che mi potete glorificare. E quanto a te, anima mia diletta, continua a predicare l’amore, l’evangelizzazione della mia parola ed avrai una grande ricompensa. Fai trascrivere queste parole dal tuo fratello e un giorno saranno pubblicate. È parola di Cisto Gesù (Canto in Lingua).
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- Si vedrà il figlio dell’uomo venire con potenza (Marco 13, 26)
Gesù durante il suo ministero terrestre fece delle promesse ai suoi discepoli. Molte si verificavano durante la vita stessa di Gesù, altre dopo la sua elevazione in cielo ed altre ancora devono realizzarsi nel futuro. Ma questa, la più meravigliosa e sconvolgente, è quella di ricordarci dal versetto di 10: “Gesù ritornerà sulla terra pieno di gloria e di potenza. È una promessa.” Prima di pensare che ciò è impossibile, che ormai sono passati 2000 anni da quando queste parole sono state pronunciate, riflettiamo un momento. Tutte le promesse, le profezie pronunciate da Gesù e contenute nella Bibbia, si sono puntualmente verificate: perché non credere che anche questa promessa si realizzerà? Viviamo, dunque, nell’attesa del ritorno del Signore Gesù Cristo. Donate a Lui le nostre migliori energie con la certezza che, forse molto prima di quando pensiamo, lo vedremo venire (Canto in Lingua). Così dice Gesù. Io desidero soltanto le anime che siano unite a me in maniera generale. Voglio che questa unione sia intima come quella di coloro che si amano e convivono insieme, poiché, se anche essi non parlano di continuo, almeno si scambiano sguardi e si usano vicendevolmente le delicatezze e le attenzioni sperate. È parola di Cristo Gesù (Canto e profezia in Lingua).
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- Chi ci separerà dall’amore di Cristo? (Romani 8, 35)
Chi ci separerà dall’amore di Cristo? Sarà forse la tribolazione? O la distretta? O la persecuzione? O la fame? O la nudità? O il pericolo della spada? Più si ama e più si vive. Il Signore Cristo Gesù ci ha amati tanto da offrirsi per noi. Non cambierà idea. Non sarà vinto dalla indifferenza, dalla lontananza dalla morte. Gesù Cristo è lo stesso di ieri, oggi e in eterno. Ecco perché ci chiama ad amarlo più di padre e madre, moglie e fratelli, addirittura più di noi stessi. Stiamo attenti noi, piuttosto, a non costruirci steccati che ci separano dal suo amore (Profezia in Lingua).
Così dice ancora Gesù. Se l’anima si trova calma e in consolazione, certo è facile pensare a me ma se è oppressa dalla desolazione e dall’angoscia non tema. Mi basta uno sguardo, la capisco da quello sguardo solo otterrà dal mio cuore le più tenere tenerezze. È parola di Cristo Gesù.
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- Io ho cercato l’eterno con tutto il cuore e con tutto il mio cuore l’ho trovato. Ti ho cercato con tutto il mio cuore. Non lasciarmi deviare dai tuoi comandamenti (Salmo 119, 10)
(Canto in Lingua) Così dice ancora il Signore Gesù. Non mi stancherò di ripetere di nuovo alle anime quanto il mio cuore le ami. Io voglio che esse mi conoscano a fondo per potermi far conoscere agli altri, a coloro che non mi conoscono, a quelli che il mio amore loro affida. Io, a te, ti affido, figlia mia, di far conoscere il mio amore a tutte le genti. Abbi fede, vai avanti. Prosegui il tuo cammino e io ti sarò vicino. È parola di Gesù (Canto in Lingua).
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- Satana si traveste da angelo di luce (2 Corinzi 11, 14)
- E non c’è da meravigliarsene, perché anche satana si traveste da angelo di luce (2 Corinzi 11, 14)
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- Vedi come scamperemo noi se trascuriamo una cosa così grande come la salvezza. La quale, dopo essere stata prima annunziata dal Signore, ci è stata confermata da quelli che l’avevano udita (Ebrei 2, 3)
La sorte dell’animo umano. Fate forse parte di coloro che pretendono che l’uomo non abbia un’anima, che affermano che quando si muore tutto è finito? In questo caso abbiamo il dovere di farvi credere la parola di Dio, la Bibbia afferma il contrario. È stabilito che gli uomini muoiono una volta sola dopodiché viene il giudizio. Ma forse, senza rigettare gli avvertimenti divini, non credete al Signore Gesù Cristo come al vostro Salvatore personale, come Salvatore delle vostre anime. Mi permetto di insistere poiché l’anima non può essere annientata, essa ha un’esistenza eterna. Anche quando avrete lasciato questo mondo esistere per sempre: felici con Cristo o infelici o senza speranza nelle tenebre lontano da Lui. Ora, è attualmente, che si deve decidere la vostra sorte per l’eternità. Dio, che conosce il valore dell’anima dell’uomo, ha fatto tutto ciò che è necessario perché essa sia salvata. Poiché Dio ha tanto amato il mondo che ha dato il Suo Unigenito Figliolo affinché chiunque crede in Lui non perisca ma abbia vita eterna. Venite a Gesù, andiamo tutti da Gesù confessando i nostri peccati ma non tardiamo è ora il giorno della Salvezza. Venite a Gesù che ci aspetta. È parola di Gesù.
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- Non aveva né forma né bellezza (Isaia 53, 2)
- E mentre pregava l’aspetto del suo volto fu mutato (Luca 9, 29)
- Siamo stati testimoni oculari della sua maestà (2 Pietro 11, 16)
Ciò che Gesù ha nascosto.
Il Figlio di Dio non poteva apparire sulla terra tale quale era nella sua gloria divina. Per presentarsi in grazia alla sua creatura egli rivestì la forma umana velando così tale gloria, il suo splendore, splendore in cui l’uomo non avrebbe potuto sopportare. Negli evangeli, insisto ancora di leggere il vangelo, negli Evangeli scopriamo certe circostanze nelle quali il velo si è leggermente sollevato. Così sul monte della Trasfigurazione, tre discepoli sono testimoni di una scena della quale hanno conservato il segreto per lungo tempo. Forse avevano dimenticato che Colui che camminava con loro era il Signore della gloria. Era necessario per l’incoraggiamento dei suoi che un raggio della Sua Maestà fosse posto davanti ai loro occhi meravigliati. Come dovette ardere il cuore dei discepoli e come fu fortificata la loro fede di fronte a questa scena!
Nel giardino del Getsemani Gesù va incontro a quelli che sono venuti ad arrestarlo e dice loro: “Chi cercate?”
Ed essi gli rispondono: “Gesù il nazzareno!”
Gesù dice loro: “Sono Io” (timbro di voce molto dolce di Adalgisa)
Essi indietreggiano e cadono per terra.
Ecco il posto dell’uomo peccatore davanti al Figlio del Dio vivente. Ma la turba dei suoi avversari non fu tuttavia disarmata, bisognava che il Figliolo fosse consegnato nelle mani dei peccatori. Fra breve la sua gloria sarà pienamente riconosciuta, ogni ginocchio si piegherà e ogni lingua confesserà che Gesù Cristo è il Signore alla gloria di Dio Padre. Amen.
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- Io ho manifestato il tuo nome agli uomini che tu mi hai dato. Dal mondo io ho fatto loro conoscere il tuo nome (Giovanni 17, 16)
Ciò che Gesù ha rivelato, il carattere storico del mistero di Gesù, era la rivelazione del Padre. Egli ha fatto conoscere ciò che si trovava nel cuore di Dio riguardo alla sua caduta, cioè non la condanna, ma il perdono e la grazia sulla base del sacrificio che doveva compiersi. Noi ci inchiniamo davanti a questo mistero dell’Incarnazione, Dio manifestato in carne percorre le strade di questo mondo incompreso e affaticato tra l’opposizione di tutti ma proseguendo instancabilmente la sua corsa fino alla meta che si era prefisso: la Croce del Calvario. Dopo la croce, Gesù sapeva che tutto era stato compiuto così poteva parlare liberamente della nuova relazione stabilita in modo definito con l’uomo salvato da Lui. Maria Maddalena, infatti, andrà da Lui nel glorioso mattino della resurrezione. “Io salgo al Padre mio e al Padre vostro, al Dio mio e al Dio vostro”. Meravigliose parole uscite dalle labbra del salvatore morto e resuscitato. Questa è la parola che io ho voluto che tu spiegassi tramite la mia sapienza. È parola di Gesù.
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- Chi crede in me non avrà mai sete (Giovanni 6, 35)
Questi messaggi, queste interpretazioni del santo Vangelo è come io ti do il discernimento per poter spiegare questa mia parola. Gesù disse loro: “Io sono il pane della vita, chi viene a me non avrà fame. Chi crede in me non avrà sete” (Giovanni 6, 35). La sete di cui parla Gesù è naturalmente spirituale, è la sete dell’anima quella sete che niente e nessuno al di fuori di Gesù può soddisfare né estinguere. Ma certo si prova in tanti modi a calmare gli stimoli di questa sete buttandosi a capofitto nell’amore, negli svaghi, nella religione. Oggi vanno di mode quello esoteriche. Sì, vanno di moda quelle esoteriche, quelle orientali, l’occultismo e tutta una vastissima gamma di esperienze e di fenomeni paranormali ecc. ma tutte queste cose invece di liberare l’uomo dalla schiavitù di questa insaziabile sete che avverte nell’intimo lo rendono sempre più schiavo sia a livello conscio che a quello inconscio, il che è peggio. Credi in Gesù ed egli ti darà la sola acqua in grado di dissetare la tua anima. È parola di Cristo Gesù.
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- Glorificate il Signore (Corinzi 6, 20)
- Poiché foste comprati a caro prezzo glorificate dunque Dio nel vostro corpo (Corinzi 6, 20)
(Profezia in Lingua)Leggendo il brano della prima lettera ai Corinzi dal quale è tratto il versetto di oggi si possono trovare le seguenti parole di San Paolo: “I vostri corpi sono membra di Cristo e ancora il vostro corpo è il tempio dello Spirito Santo che è in voi”. Con queste parole Paolo vuole sottolineare la sacralità del corpo del credente. La logica, dunque, a conclusione del suo discorso è: glorificate Dio nel vostro corpo cioè usate il vostro corpo per tutte quelle cose che sono secondo la volontà di Dio e rendono gloria al suo nome. Evitiamo, allora, la fornicazione, l’adulterio, l’impurità come anche gli eccessi alimentari, il bere eccessivo e tutto ciò che non onora Dio. Ricordiamo che il nostro corpo ci è stato dato affinché lo usiamo per il Signore. È parola di Gesù.
- Se voi mi amate, osserverete i miei comandi (Giovanni 14, 15)
(Canto in Lingua) Ogni cristiano afferma di amare il Signore Gesù. È molto bello sentir dire: “Amo tanto il Signore” ma tra il dire e il fare c’è una grande distanza. Perciò come si conosce chi ama tanto il Signore? La risposta la diede il Signore stesso: “Se osserverete i miei comandamenti”. Amare significa osservare gli ordini del Signore nella nostra vita, fare la sua Volontà. Questo comprende amare i credenti, perdonare colui che hanno mancato verso di noi, non giudicare gli altri, non criticare anzi cercare il bene degli altri. Amare il Signore vuol dire rinunciare a sé stessi. Amiamo veramente il Signore? Allora cominciamo da oggi a pregare per quelli che ci fanno del male, a perdonare gli altri e a praticare l’amore cristiano per il fratello, l’obbedienza e l’osservanza dei comandamenti del Signore arricchiscono la nostra vita e ci fanno felici. È parola di Gesù.
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- La fede è fondamento di ciò che si spera e prova di ciò che non si vede (Ebrei 11, 1)
- Ora senza la fede è impossibile piacere a Dio (Ebrei 11, 16)
- Chi confida nel Signore è al sicuro (Proverbi 29, 25)
- (…) non ha paura di nulla (Siracide 34, 16)
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- Nel mondo avrete tribolazioni, ma fatevi animo: Io ho vinto il mondo (Giovanni 16, 33)
- A voi è stato dato, rispetto a Cristo, non soltanto di credere in Lui ma anche di soffrire per Lui (Filippesi 1, 29)
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- Il seme è la parola di Dio (Luca 8, 11)
- Il seminatore semina la parola (Marco 4, 14)
- Fin dal mattino semina la tua semenza e la sera non dar posa alle tue mani poiché tu non sai quale dei due lavori riuscirà meglio (Qoelet 11, 16)
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- Noi preghiamo Cristo crocifisso, Cristo potenza di Dio e sapienza di Dio (1 Corinzi 1,23-24)
- Mi proposi di non sapere altro fra voi, fuorché Gesù Cristo e LUI crocifisso (1 Corinzi 2,2)
(Profezia in Lingua) La croce. La Croce è la nostra salvezza. Senza la Croce oggi non avremmo avuto la redenzione. Forse qualcuno si sente oppresso dal male che sente attorno ad essi. Ebbene, ora c’è la croce ma esiste un rimedio e solo questo rimedio può salvarvi da questo peso. È la Croce di Gesù. È proprio la croce che ci salva. Nella bibbia Gesù è un bel modello, ma la sua morte è per noi incomprensibile. Tutti abbiamo bisogno della croce prima di aver bisogno di un modello. Nicodemo credette di aver trovato in Gesù un dottore che lo avrebbe istruito, Gesù invece gli parlò della croce. Ci è detto che Dio è amore, perché allora non potrebbe perdonare senza condizioni? Questo è ciò che ieri mi ha detto una persona. “Se Dio è amore, perché allora non potrebbe perdonarmi senza condizioni?” Ecco la risposta mia: “Il perdono senza l’espiazione non toglie il peccato. Un malfattore graziato è sempre un malfattore, ma il peccatore che crede che Gesù è morto sulla croce per espiare i suoi peccati è trasformato in giusto e diventa Figlio di Dio”. E mi disse ancora: “Io non riesco proprio a capire come qualche ora di sofferenza di Gesù ha potuto espiare i miei peccati.” Sottolineo che quest’anima era una grande peccatrice ed è stata lavata già dal sangue di Cristo Gesù. Bisogna credere in questo, perché Dio l’ha fatto e detto. Quando si è creduto si fa personalmente la dolce esperienza che questo è vero e la fede … diventa ferma. Lei è stata angosciata al pensiero della sua miseria morale. Non volevo che fosse così perché desideriamo il suo bene e in questo caso lei non cercherebbe sicuramente rifugio presso un filosofo o un moralista. Solo Cristo purificherà la sua coscienza e le donerà la pace. Tutto è fatto per mezzo di Lui. Creda soltanto e sarà salvata. È parola di Cristo Gesù.
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- Perché il Signore con pienezza e rapidità compirà la sua parola sulla terra (Romani 9, 28)
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- I cieli raccontano la gloria di Dio… La legge dell’Eterno è perfetta, la testimonianza del Signore è verace, il comandamento del Signore è puro (Salmo 19,2.8-9)
- Dio ha parlato a noi mediante il suo Figliolo (Ebrei 1,1-2)
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- Gli uomini muoiono una sola volta, dopodiché viene il giudizio (Ebrei 9, 27)
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- O Dio tutto proviene da te (Libro delle Cronache 29,13-14)
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- Costoro seminano vento e mietono tempesta (Osea 8,7)
- Non vi ingannate, non ci si può beffare di Dio poiché quello che l’uomo avrà seminato, quello pure mieterà (Galati 6,7)
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- La tua parola è una lampada al mio piè, è una luce sul mio sentiero (salmo 119)
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- Dio ha parlato una volta, due cose ho udito: la potenza appartiene a Dio e a te pure, o Signore appartiene la misericordia (salmo 62,12)
- La volontà di Dio, cioè ciò che è buono, a Lui gradito e perfetto (Romani 12,2)
(Canto in Lingua) Per un cristiano il modo e la forza sono sempre quelli: siamo obbligati a poggiarci su Dio. Guardando Dio, l’anima si eleva al di sopra degli scogli e dei flagelli. Che cosa è più difficile? Camminare su un mare agitato o su un mare calmo? L’uno o l’altro sono impossibili senza il Signore. L’uno o l’altro sono ugualmente facili con Lui. Quando ci lamentiamo in circostanze difficili che attraversiamo, noi mormoriamo contro Dio che le dirige. Egli invece lavora nei nostri cuori per seminare il suo amore. La pazienza esige un’intera fiducia in Dio mentre lui compie la sua opera. Noi dobbiamo seguirlo e non precederlo. Più un credente sarà fedele, più senza dubbio incontrerà delle afflizioni ma più ancora le consolazioni abbonderanno. Un credente che ha lasciato questa terra è un membro della famiglia trasportato un po’ in anticipo nel luogo in cui ben presto la famiglia sarà riunita per sempre. È un fatto prezioso e noi non possiamo vivere situazioni spirituali per le quali Cristo non ci sia sufficiente. Che si tratti della Chiesa nel suo insieme o dei credenti individualmente, è impossibile che Cristo non ci basti. Cristo è il nostro datore di vita. È parola di Gesù.
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- Ma io vi dico che di ogni parola oziosa che avranno detto gli uomini dovranno renderne conto a Dio nel giorno del giudizio (Matteo 12,36)
(Canto in Lingua) Tutti i giorni si legge di spacciatori di droga, di rapitori, di terroristi. Gente che non batte ciglio per la morte di un altro essere umano. E noi ci chiediamo: “Perché? Perché un Dio tanto buono e santo non interviene per proteggere e prevenire?” Quando sono stato pronto ad accettarla Dio mi ha dato la risposta. Tu ed io viviamo nella morsa del tempo e dello spazio, Lui non ha fretta, non vive nel nostro labirinto. L’omicida, lo spacciatore, tu ed io, fratello, prima o poi dovremo guardare Dio in faccia e in quel momento ci chiederà il rendiconto della nostra vita, dei nostri atti come se fossero appena accaduti. La domanda che tutti, tu compreso, dobbiamo porci non è perché, ma ‘sono pronto ad incontrare Dio?’. Il giorno tremendo di Dio ci sarà per ciascuno di noi. Quando compariremo al suo cospetto ognuno di noi tremerà per i propri peccati. Convertiamoci, abbandoniamo i peccati e le strade perverse per camminare nella strada stretta assieme a Dio per poter camminare un giorno nella strada larga del paradiso. È parola di Gesù.
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La vita di Adalgisa Riccardi
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